(Der freie Will)
Regia: Matthias Glasner
montaggio: Mona Bräue, Matthias Glasner eJulia Wiedwald
fotografia: Matthias Glasner e Ingo Scheel
sceneggiatura: Matthias Glasner, Judith Angerbauer, Matthias Glasner
Attori: Sabine Timoteo, André Hennicke, Jürgen Vogel
Prima del film in Europa: al Berlin International Film Festival (UE)
Uscita in Italia: ?
Trama: Dopo aver stuprato tre donne e aver scontato più di 9 anni di osservazione clinica, Theo torna in libertà. Trova un lavoro che sembra distrarlo, ma alla lunga l'insopportabilità della monotonia prende il sopravvento.
Recensione: Come in Dostoevskij, gli autori si soffermano sul libero arbitrio, concetto per certi versi inumano, insostenibile nel bene e el male.
Se Dio esiste il libero arbitrio è un concetto astratto, perché le nostre azioni rientrano nel disegno divino e quindi predeterminate. Se invece Dio non esiste, il libero arbitrio è un concetto inimmaginabile, perché ogni nostra libera azione ha una ripercussione che non possiamo controllare su ciò che ci circonda.
A parte l'aspetto propriamente filosofico, anche gli autori ci mettono del loro. La crudezza del film, la voglia di presentarci la "verità nuda e cruda" ce lo rendono arduo da sostenere emotivamente.
The free will ci fa anche notare la mancanza di alternative del cinema odierno, dove manca la voglia di parlarci direttamente e tutto diventa sempre mediato (dall'uso sistematico del cinema di genere, dall'ironia, dalle allegorie) e persino preconfezionato (adattamenti, remake, serie di film).
Come nella migliore tradizione del cinema scandinavo ed austriaco degli ultimi anni, gli autori giocano con lo spettatore portandolo a confrontarsi direttamente con le parti più ombrose della sua anima e dei suoi comportamenti. Come in un ipotetico Dottor Zivago "in negativo" nel momento in cui il protagonista pedina le vitime, in prossimtà di un autobus, iniziamo a gridare: "Non salire, non salire!".
Alla fine cosa rimane? La pietà, l'unico sentimento possibile. Grazie anche alle loro performance, i due protagonisti finiscono per entrare tra le nostre più nascoste inquietudini come già succedeva a quelli interpretati da Skarsgaard e Emma Watson ne Le onde del destino.
Curiosità: La prima del film è stata al Berlin International Film Festival
La frase: "Questa storia non può funzionare!"
Consigliato a: chi ha amato La pianista o Il cattivo tenente
La sequenza migliore: (1)L'ave Maria (2)La sequenza finale
Cosa funziona: (1) Il soggetto (2)La sceneggiatura
Trama scherzosa in poche parole: Free Willy gone bad oppure Le onde del destino
Pathos:
★★★★
Interpretazione:
★★★☆
Erotismo
☆☆☆☆
Divertimento
☆☆☆☆
Impegno
★☆☆☆
Regia
★★☆☆
Sceneggiatura
★★★☆
Soggetto
★★★★
Colonna sonora
☆☆☆☆
Voto: ★★★1/2 (CEEX)
Voto: 8,0 su 10 (CEEX)
Voto: 7,8 su 10 (metacritica) 3 voti su 9 Qui i migliori film 2010-2019
Tematiche e ambientazione del film:
Temi: Bene e male Temi: Dio Temi: Disagio psichico Temi: Ex detenuti Temi: Fede Temi: Incesto Temi: Libero arbitrio Temi: Padri e figlie Temi: Violenza carnale
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